ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su IL TEMPO (Sezione: POLITICA Pag. ) |
lunedì 6 dicembre 2004 |
F. D. O.
An, emarginati i finiani doc che si uniscono
L’ANNUNCIO era ieri sul Secolo: «Il presidente di An Gianfranco Fini ha affidato all’onorevole Donato Lamorte l’incarico della capo della sua segreteria e la direzioni del personale dipendente». Dunque, Gianfranco Fini resta a via della Scrofa. Non lascia la sua stanza, come pure si era ventilato nei giorni socrsi. Resta e raddoppia, visto che la sua ombra, Donato Lamorte appunto, rimarrà nella sede principale del partito con un ruolo preciso e definito. Forse è l’unico dei fedelissimi di Fini che si salverà, il resto del partito, con il nuovo organigramma, è stato diviso in tre. Tre vicepresidenti per quante sono le correnti (La Russa per Destra protagonista, Matteoli per Nuova alleanza e Alemanno per Destra sociale), e così tre posti per l’intero organigramma. I finiani doc, che poi in realtà sono i non allineati, senza nessun incarico. Mario Landolfi, per esempio, che era portavoce unico, adesso è alla guida del dipartimento comunicazione «affiancato» dal fedelissimo di La Russa Antonio Giordano. Ogni organismo di partito ha tre posti, chi non fa parte di nessuna corrente è stato emerginato. Chi come Gennaro Malgieri, direttore del Secolo da dieci anni, risponde direttamente ed esclusivamente a Fini, è stato escluso dall’esecutivo. E ora, i finiani doc, si riorganizzano. Lo stesso Malgieri, Mario Landolfi, Alfredo Mantovano e Andrea Ronchi lanciano i «Circoli di Politica», laboratori di idee sul territorio per avviare una discussione approfondita sul futuro della Destra e del Centrodestra. «Il nostro auspicio - dice l’ex direttore del Secolo - è quello di contribuire alla rifondazione della Destra italiana e all’individuazione dei possibili percorsi che dovrebbero portare alla creazione di un grande movimento "nazionalconservatore", trasversale agli attuali soggetti che formano la Casa delle libertà». «Mi auguro - aggiunge - che analoghi "pensatoi" siano della partita. In particolare penso all’Osservatorio parlamentare di Adolfo Urso, la cui impostazione politico-culturale è prossima al nostro progetto». Non a caso proprio ieri sia Malgieri che Urso, seppur per motivi diversi, hanno parlato di «rifondazione» della destra e del centrodestra. Che cosa saranno i Circoli? Saranno dei circoli anti-correnti di An, anzitutto. Ma non solo. Ha fiutato l’aria Gasparri che sull’esclusione dall’esecutivo di Malgieri ha detto chiaramente di trovare «assurdo che sia stato costretto alle dimissioni per un organigramma fatto male». Soluzioni? «Per rimediare - conclude Gasparri - serve un segnale chiaro dell’attuale gruppo dirigente del partito». E non a caso Landolfi ha risposto subito di «condividere» le parole del ministro.
|
vedi i precedenti interventi |