ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su Il Piccolo di Trieste (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 15 novembre 2002 |
Elisabetta Martorelli
Cominciano i controlli per scremare le domande mentre continuano gli sbarchi di clandestini e le truffe sulla Bossi-Fini
Sanatoria, la Lombardia è al primo posto
ROMA - Via ai controlli incrociati e alle verifiche per scremare le domande di sanatoria presentate dagli immigrati a tutt'oggi. Mentre il governo annuncia una politica rigorosa e per nulla lassista, le coste italiane continuano però a essere meta di sbarchi clandestini.
Ieri - dopo una pausa di quasi due settimane - una motovedetta della guardia di finanza ha intercettato al largo di Lampedusa una barca con a bordo 143 uomini nordafricani, e successivamente una con 80 clandestini, che sono stati scortati e condotti nel centro di accoglienza in attesa di essere trasferiti. Insomma, gli arrivi continuano. E questo anche se il governo promette massima attenzione sul fenomeno clandestini. La guardia di finanza ha fra l’altro sgominato un'organizzazione criminale, con base nel ferrarese e diramazioni a Bologna e l'Aquila, che reclutava immigrati clandestini da regolarizzare con la compiacenza di imprenditori locali aggirando la legge Bossi-Fini. Tre gli arrestati - due pakistani e un iraniano che erano ai vertici dell' organizazzione - e sette le persone denunciate in stato di libertà dalle fiamme gialle di Ferrara, che indagavano da un mese. I clandestini pagavano tra i 5000 e i 6000 euro ciascuno per regolarizzare la loro posizione, pur non rientrando nella sanatoria prevista dalla legge che richiedeva la presenza in Italia prima del 10 giugno come condizione prioritaria per ottenere un permesso di soggiorno.
La sanatoria si è intanto chiusa con quasi settecentomila domande (690.968, per la precisione). Il ministero dell'Interno fa sapere che poco più della metà delle richieste (336.925) sono state presentate da colf e badanti, il resto (354.043) da lavoratori subordinati. In testa alla classifica si colloca la Lombardia con 159.168 domande, seguita dal Lazio con 123.314. Seguono Veneto e Trentino, accorpate nei dati diffusi, con 65.680 domande, Campania con 64.425, Piemonte e Val d'Aosta con 58.223, Emilia Romagna con 57.360, Toscana con 49.794, Marche-Umbria con 28.106, Liguria con 16.993, Calabria-Basilicata con 16.825, Sicilia con 16.274, Puglia con 13.524, Abruzzo-Molise con 10.070, Friuli Venezia Giulia con 8.270, Sardegna con 2.915.
Se questi sono i numeri, ora si apre la fase delle verifiche. «Saremo rigorosi con i controlli incrociati», ci tiene a ripetere il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anche il vicepremier Gianfranco Fini (An) insiste sul capitolo delle verifiche: «Parte la fase del rigore e dell'assoluto rispetto della legalità nei confronti dei clandestini». Pesa il malumore della Lega di Umberto Bossi che - inutile nasconderlo - avrebbe preferito il pugno di ferro e parla della legge come del «pagamento di un pedaggio». Il ministro del'Interno Beppe Pisanu e il sottosegretario Alfredo Mantovano hanno infine sottoscritto a Lecce, in occasione del vertice dei Paesi aderenti all'iniziativa Adriatica-Ionica (Italia, Bosnia, Croazia, Jugoslavia, Albania, Grecia, Slovenia, mancava la Turchia) un «Piano d'azione» contro i trafficanti di esseri umani. Tra i vari strumenti allo studio, le pattuglie miste.
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