ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Messaggero Veneto
(Sezione:     Pag.     )
Martedì 12 novembre 2002

Maria Berlinguer

È scaduto ieri il termine per mettersi in regola. L’Inps ha incamerato oltre 371 milioni di euro

Sanatoria per 600 mila immigrati
La cifra record riguarda tutta l’Italia. In regione 28.590


 

A tuttora risultano «clandestini» per lo stato, ma perfettamente integrati nel mondo del lavoro. Almeno 300, 350 mila riguarderebbero colf e badanti, 250mila i lavoratori subordinati. Alla conta finale saranno dunque ben 600mila le richieste di regolarizzazione. Erano 217mila quelle del ’98, sanatoria Turco-Napolitano. Oltre 120mila quelle della legge Martelli dell’ormai lontano ’86, primo anno della legge sull’immigrazione. Finora il record delle richieste di regolarizzazione spettava al decreto Dini del ’94. Allora furono 244mila i lavoratori che ottennero il premesso di soggiorno. Cifre irrisorie se paragonate ai numeri di oggi.

Nel Friuli-Venezia Giulia il dato complessivo di richieste è stato di 28.590. Ben 14.500 hanno riguardato colf e badanti, altri 14.0
Anche se una percentuale oscillante tra il 10 e il 30% verrà secondo gli esperti respinta, la cifra finale resterà da record. «Un bel rospo da ingioare» per Bossi, secondo i Ds.

Del tutto diversa la posizione del governo. Il sottosegretario all’interno, Mantovano, che aveva minacciato una stretta sul fronte dei controlli, ricordando le severissime sanzioni per chi non ha provveduto a regolarizzare il lavoratore extracomunitario - una multa di 5mila euro e la reclusione fino a un anno per il datore, l’espulsione immediata per il lavoratore - non nasconde ora la propria soddisfazione. «Il bilancio è estremamente positivo: la risposta dei datori di lavori è stata amplissima». I lavoratori che denunceranno il datore di lavoro che si è rifiutato di metterli in regola avranno un permesso temporaneo di sei mesi.

Il fatidico permesso di soggiorno in ogni caso non arriverà che tra due mesi. Il primo passo spetterà alle questure. Nei prossini giorni le questure dovranno verificare che non ci siano procedimenti penali in corso. Dopo una prima selezione, scartati anche gli eventuali doppioni che dovessero riguardare per esempio una collaboratrice domestica ad ore, il dossier passerà alle prefetture che dovranno invitare datore di lavoro e immigrato a presentarsi davanti agli appositi sportelli miltifunzionali. Qui sarà firmato il contratto di lavoro e rilasciato il permesso di soggiorno.

Tra i principali beneficati dalla Bossi-Fini c’è certamente l’Inps. Nelle casse dell’Istituto pensionistico pubblico sono entrati finora 371milioni di euro, pari a circa 716 miliardi di vecchie lire, grazie ai versamenti obbligatori per colf e lavoratori subordinati. Non è andata male neanche alle Poste italiane che, a titolo forfettario per aver organizzato e gestito la «pratica», hanno incassato 39 milioni di euro, più o meno 75 miliardi di lire.


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