ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Messagero Veneto
(Sezione:   Pag.     )
Domenica 16 Marzo 2003

Laura Pigani

Inaugurata la nuova sede della questura. Il sottosegretario Mantovano: agenti efficienti per garantire sicurezza

Il questore: più collaborazione e fiducia tra cittadini e poliziotti


 

«Abbiamo bisogno di forze di polizia sempre più efficienti e sempre più motivate, capaci di difendere veramente la sicurezza e la pace della nostra comunità. Questo è ciò che chiediamo al personale che opererà in questa nuova sede». È il messaggio che il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, ha lanciato ieri durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo palazzo della Questura di Udine e della IV zona di Polizia di frontiera. Sottolineata pure l’importanza di un raccordo tra forze dell’ordine, cittadinanza e autorità. Un rapporto - ha chiarito il questore Francesco Celentano -, che deve essere basato sulla fiducia e che si concretizza nell’istituzione del poliziotto di quartiere.

«All’interno come all’esterno - ha dichiarato poi Mantovano - noi vogliamo una pace vera, con tutti i se e i ma necessari. Una pace che non si costruisca sulla paura e sulla resa del più debole. Una pace che non ceda ai ricatti». E una tipologia di ricatto con la quale ci si trova quotidianamente a fare i conti è, secondo il sottosegretario, «il terrorismo nazionale e internazionale. Nessuno può accettare, per sé o per la comunità - ha affermato Mantovano -, una situazione di coltello alla gola: per questo servono forze di polizia efficienti e motivate».

Rivolgendosi ai funzionari, ispettori, sovrintendenti e agenti, il sottosegretario all’Interno ha ricordato come le divise che portano «non appartengono soltanto al glorioso corpo della Polizia di Stato, ma rappresentano l’immagine della Nazione e dei suoi valori e della sua civiltà. Il vostro è un lavoro ingrato, ma dovete sentirvi pienamente integrati nella vita del territorio e poter contare sul continuo sostegno della gente e dei rappresentanti delle autorità, per offrire la massima sicurezza». La nuova sede della Questura, situata in viale Venezia, si sviluppa su 6 piani (5 in superficie e uno interrato), su una superficie di 14 mila mq (10 mila destinati a uffici). «Questa struttura - ha dichiarato il questore Celentano - rappresenta il segno dell’apprezzamento della cittadinanza e dell’amministrazione locale per la professionalità dimostrata dalla polizia, costantemente impegnata nei difficili compiti della prevenzione e della lotta alla criminalità comune e organizzata, specie quella finalizzata al terrorismo». A questo proposito sono stati ricordati i 3 agenti morti nella strage dell’antivigilia di Natale del 1998 e tutti gli altri caduti nell’adempimento del proprio dovere.

E proprio al cittadino la polizia «rivolge la sua attività - ha proseguito Celentano -, volta a garantire i migliori livelli di sicurezza e un rapporto fiduciario consolidato dall’istituzione del poliziotto di quartiere». «Un percorso - ha riferito il vice capo vicario della Polizia, Antonio Manganelli - che si basa sulla filosofia della prossimità e della sicurezza partecipata, quindi più vicina alla gente e ai suoi problemi quotidiani». L’edificio è stato benedetto dall’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, mentre a tagliare il nastro sono stati due alunni della scuola De Amicis. In precedenza, il sottosegretario Mantovano aveva deposto una corona d’alloro sul monumento a ricordo dei caduti in servizio della Polizia di Stato. Oltre al vicesindaco Roberto Toffoletti, hanno partecipato numerosi esponenti personaggi del mondo politico locale e regionale.


 

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