ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su Il Giornale di Vicenza | Giovedì 16 maggio 2002 |
Livia Turco: non ci saranno più espulsioni Roma. «Grazie al governo non si è espellerà più un clandestino», afferma la diessina Livia Turco. «Il governo corregge la Bossi-Fini e rinuncia a combattere l’immigrazione clandestina. La Camera ha approvato un decreto legge che di fatto corregge la Bossi-Fini prima ancora che essa sia approvata, introducendo una norma che renderà impossibile la lotta all'immigrazione clandestina. La correzione introdotta dal governo - afferma - riguarda un punto fondamentale: l’articolo 12 comma 3 che prevede che l’espulsione sia disposta in ogni caso con decreto motivato immediatamente esecutivo anche se sottoposto ad impugnativa da parte dell’interessato. Questo articolo è palesemente incostituzionale, come sempre ha sostenuto l’opposizione, in quanto lesivo dell’articolo 13 della Costituzione che prevede che solo l'autorità giurisdizionale può disporre un provvedimento di limitazione della libertà personale. La segnalazione di incostituzionalità è venuta proprio dalla Corte Costituzionale». «Le critiche di Livia Turco sono infondate», replica il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. «La tesi dell’onorevole Livia Turco - ha affermato Mantovano - secondo la quale con il decreto approvato ieri dalla Camera il governo ha introdotto norme che rendono impossibile la lotta all'immigrazione clandestina, è infondata anzitutto per ragioni di fatto: il provvedimento, che è già operativo in quanto decreto legge, dal momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 4 aprile scorso, non solo non ha rallentato le espulsioni, ma ha consentito di riaccompagnare alle frontiere 6406 clandestini rintracciati nel territorio italiano nel mese di aprile 2002».
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